Prefazione

 @CapitanAchab

di Luca Zanelli - comunicatore pubblico e istituzionale, Social media

Otto anni per un viaggio nella comunicazione pubblica dell'oggi, e forse del domani, raccontato dall'autore attraverso una cronologia serrata, che non annoia mai, a tratti sorprende. E non sembri paradossale, questo racconto può pure essere letto dalla fine, ma il risultato non cambia: è la storia di una grande occasione persa che lascia l'amaro in bocca perché è il sogno di una pubblica amministrazione dal volto umano, capace di interloquire con i suoi pubblici, di attrarli verso i propri servizi e non di respingerli, e in definitiva di costruire una comunità reale, adulta e consapevole, anche nel mondo digitale. 

Non è un probabilmente un caso che l’esperienza più compiuta riportata dall’autore è anche quella più compiutamente rivolta al cittadino e più lontano dalle contaminazioni politiche: rendere social un’istituzione quale il Difensore Civico, attraverso un mezzo come YouTube, è quanto di più vicino alla comunicazione istituzionale moderna oggi si possa intendere, laddove intendiamo, appunto, una comunicazione abilitante,di servizio e al servizio dei cittadini. Portare quell’esperienza, racconta l’autore, in un’organizzazione molto più complessa come quella di Roma, si rivela una costruzione appassionante, sia da un punto strettamente organizzativo che del rapporto con la cittadinanza. Costruzione che rivela alcuni dati di fatto: è possibile orientare una pubblica amministrazione all’ascolto e all’interazione, è possibile farlo con risorse esclusivamente interne, è possibile riorganizzare i flussi e le filiere interne orientandole all’output esterno, èpossibile impiegare la fantasia (in assenza sempre più marcata di risorse economiche) nei prodotti comunicativi realizzati (mi riferisco in particolare al radio notiziario). 

Tutto ciò, scrive l’autore, avviene molto spesso se non quasi sempre, grazie all’etica del lavoro delle persone, chiamate ad agire in una realtà comunicativa come quella contemporanea che è in tempo reale, non conosce pause, orari prestabiliti, weekend. E infine, e qui concludo lasciando la parola al testo, questa storia dice anche quanto la pubblica amministrazione oggi sia, nonostante tutto, lontana dal paese reale e tale sia percepita, e quanto, adeguatamente sollecitata, abbia enormi risorse umane disponibili a nuovi percorsi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *